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Cosa sono le aflatossine? Perchè le mandorle di Avola sono prive di aflatossine?
Le aflatossine sono micotossine prodotte da specie fungine appartenenti alla classe degli Ascomiceti (genere Aspergillus), Fusarium, oppure da altre muffe. Le aflatossine sono altamente tossiche e sono ritenute tra le sostanze più cancerogene esistenti.
In condizioni ambientali favorevoli le spore degli Aspergillus germinano e successivamente colonizzano le granaglie (cereali, legumi, semi oleosi) e la frutta secca, da queste possono trasferirsi ai carboidrati derivati (farine).
Queste sostanze sono presenti in quantità davvero elevate nella frutta secca di importazione ed in special modo nelle mandorle Californiane.
In effetti la massiccia presenza di aflatossine è senz’altro da rinvenire in più fattori tra cui senz’altro il clima umido, l’irrigazione forzata, l’utilizzo massiccio di pesticidi e il guscio eccessivamente tenero delle mandorle californiane.
Tutto ciò comporta il proliferare di questo fungo che dal guscio trapassa al seme e da questo finisce sulle nostre tavole. Di certo non può proprio parlarsi di un toccasana per la salute!
Noi di Nama Mandorle unitamente all’attività coordinata dal consorzio mandorla di Avola, avendo a cura la salute dei consumatori, effettuiamo ormai da parecchi anni delle analisi specifiche sulle mandorle siciliane ed in special modo sulle mandorle di Avola ovvero le tre cultivar: Pizzuta di Avola, fascionello di Avola, Romana di Avola.
Grazie a queste attente analisi e ricerche possiamo dire che le nostre Mandorle sono prive di aflatossine.
Il perchè è dovuto soprattutto alle condizioni climatiche, al fatto che le mandorle di Avola e le Mandorle siciliane non sono irrigate, non vengono sottoposte a trattamenti chimici e soprattutto al guscio.
Infatti il guscio delle mandorle Siciliane e soprattutto delle mandorle di Avola in tutte e tre le declinazioni è talmente duro da non permettere a batteri e funghi di attaccare il seme all’interno.
Tutte queste condizioni fanno sì che questa fratta secca siciliana sia davvero impareggiabile rispetto alla concorrenza sui mercati.
Per questo motivo riteniamo informare i consumatori che non tutte le mandorle sono uguali e non tutte possiamo dire facciano bene al nostro organismo.
“Aflatoxin Free”: La posizione delle istituzioni
L’assenza di queste sostanze è quindi una delle questioni più importanti per i consumatori di frutta secca e richiede una attenta conoscenza delle mandorle da acquistare, a partire dai metodi cui vengono coltivate, raccolte e lavorate.
Confidiamo pertanto in un aiuto da parte delle istituzioni affinché si divulghino maggiori notizie sull’argomento, noi nel nostro piccolo continuiamo a divulgare, anche se purtroppo l’UE non sembra essere dello stesso avviso.
Infatti l’UE nel 2007, allertata dalla massiccia presenza di aflatossine nelle mandorle californiane, aveva bloccato le importazioni dalla California e previsto particolari controlli per le mandorle provenienti dagli Stati Uniti, le mandorle californiane infatti non dovevano avere più di 4 μg di aflatossine. Questa decisione, tutelava adeguatamente la salute dei consumatori e permetteva l’ingresso di prodotti maggiormente controllati.
Purtroppo la stessa Unione Europea poco tempo dopo, forse influenzata dai grossi interessi economici dei paesi esportatori extraeuropei, ha successivamente deciso di innalzare la quantità consentita di aflatossina nella frutta secca da 4 a 10 μg, aumentando così il pericolo per la salute dei consumatori e rischiando di mettere in crisi la produzione italiana.
Per tali motivi possiamo affermare che è meglio consumare le mandorle italiane, che sono senz’altro migliori sul piano qualitativo, non avendo aflatossine e più controllate e salubri dal punto di vista nutrizionale.